Dopo avervi proposto una lista delle migliori Case Editrici a Roma, oggi vi presentiamo un nuovo articolo. Il geometra opera nel campo dell’edilizia, vale a dire progettazione civile, rurale, direzione dei cantieri e non solo. Il suo lavoro si esplica anche nella contabilità, nel collaudo e nella responsabilità in materia sicurezza. Le specifiche attività di sua competenza sono state fissate col Regio Decreto 11 maggio 1929, n. 274 “Regolamento per la professione di geometra”, ed aggiornate nel corso degli anni fino ad oggi.
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- Alcuni studi di geometri a Roma
- Il Catasto dei fabbricati: tutte le informazioni di cui hai bisogno
- Cos'è un accertamento catastale
- Ufficio del Catasto a Roma
Tra i suoi compiti ci sono anche le attività di rilevamento e misurazione topografica: ad esempio, la misurazione dei terreni. Inoltre, può fare delle valutazioni economiche, le cosiddette stime, di beni mobili ed immobili. Questa figura professionale è una persona con conoscenza delle tecniche costruttive e della loro funzionalità, delle norme urbanistiche e quelle igienico-sanitarie, delle norme sulla sicurezza.
Alcuni studi di geometri a Roma
Studio Geobit: si occupa anche di visure
Lo Studio Geobit del geometra Fabrizio di Bitonto è uno dei più rinomati geometri a Roma. I tecnici di questo studio sono altamente specializzati nei rilievi topografici di precisione. I geometri a Roma offrono un servizio di assoluta qualità e competenza nelle pratiche catastali e in quelle comunali per la realizzazione di interventi edilizi.
1640, vl. Togliatti
tel: 06 4065755
fax:06 4065228
Fodera' Massimo: appartiene alla vecchia scuola di professionisti seri e impeccabili
Massimo Foderà è iscritto all'albo dei geometri a Roma dal 1995. E’ specializzato in accatastamenti, frazionamenti, variazioni catastali, divisioni ereditiere. La sua esperienza garantisce alla clientela una conoscenza della legislazione vigente.
89, v. Panizzi
tel: 06 30819202, 329 7716806
fax:06 30819202
Studio Tecnico Geometra disegnatore Alessandro Cognigni
24, v. G. B. Ferrari
tel: 06 97616224
Abaco Servizi
Lo Studio di geometri a Roma nasce nel 1970. In questi anni Abaco Servizi Studio ha fornito alle Aziende, rappresentate dal Datore di Lavoro, una consulenza per l'applicazione degli adempimenti previsti dal decreto. I settori nei quali opera si riferiscono ai vari aspetti ambientali e alla sua protezione. Le attività svolte riguardano l’analisi dell’Impatto Acustico, la Valutazione dei Rischi, Formazione ed Informazione, Rischio Chimico. Ci si può rivolgere all’azienda per fare accatastamenti, ottenere l’autorizzazione per scarichi industriali, autorizzazione di DIA (Denuncia di Inizio Attività edilizia), avere una consulenza in materia di “sicurezza sul lavoro a Roma”, installazione dei pannelli solari, progettazioni edili. I servizi offerti vengono svolti da due rami specializzati dell’azienda, Abaco of Habitat Studio Tecnico e Abaco Servizi Studio.
244, vl. Rizzieri
tel: 06 72901685
fax:06 72907146
Studio Tecnico MC
Lo Studio Tecnico MC offre un servizio nell'espletamento di pratiche presso comune, municipi, ufficio condono, ASL, catasto. Questi geometri fiscalisti eseguono pratiche per ampliamenti o nuove costruzioni relative al piano casa. Quale siano le esigenze, l’azienda è in grado di aiutare le aziende nella gestione e in tutte le pratiche relative alla sicurezza, assumendosi anche la responsabilità nella gestione dei servizi di prevenzione e protezione. Altre attività svolte sono: perizie, consulenze, valutazioni immobiliari, stime per richiesta mutuo, progettazione e direzione dei lavori edilizi.
40, v. Marcio Rutilio
tel: 06 96872068, 349 1207741
fax:06 96872523
S.A.T. – srl
Questa società di geometri a Roma si occupa di progettazione e direzione lavori, costruzioni e ristrutturazioni edili, impiantistica in genere, noleggio ponteggi. Architetto di interni in sede.
00131 Roma
56, v. Civitacampomarano
tel: 06 43412037, 06 43412038
Il Catasto dei fabbricati: tutte le informazioni di cui hai bisogno
Il Catasto dei Fabbricati è stato istituito nel 1994 per includere anche gli immobili situati nelle aree rurali. Questo sistema è regolato dalla legge numero 133 del 1994 ed è presente in tutte le principali città italiane, tra cui Milano, Roma, Venezia, Bologna e altre.
La misura principale utilizzata nel catasto dei fabbricati è l'unità immobiliare urbana (UIU), che rappresenta una sezione di un edificio o un insieme di edifici destinati a uno specifico utilizzo, generando così un reddito autonomo.
È essenziale mantenere aggiornati i dati e i documenti del catasto ogni volta che ci sono cambiamenti relativi alle condizioni degli immobili (variazioni oggettive) o ai cambi di proprietà (variazioni soggettive o mutazioni).
Nel caso di variazioni soggettive, l'aggiornamento nel catasto dei fabbricati avviene tramite le richieste di voltura, la dichiarazione di nuove costruzioni e la segnalazione di modifiche per gli edifici già registrati nel catasto stesso.
È importante notare che l'unità immobiliare urbana (UIU) può essere parte di un edificio, l'intero edificio stesso o un complesso di strutture, che hanno valore economico e generano un reddito indipendente, oltre a possedere autonomia funzionale. Esempi di UIU possono essere ville, scuole, alberghi e villette, mentre ospedali e industrie sono considerati interi edifici. Una UIU può anche avere una titolarità complessa, con più di due proprietari. In questi casi, è possibile effettuare una singola dichiarazione con più identificativi, situazione comune negli alberghi.
All’interno del Catasto dei Fabbricati devono essere registrati anche gli edifici che non producono reddito e sono riportati nell’elenco che segue.
- Zone urbane.
- Lastrici solari.
- Edifici in definizione o in costruzione.
- Strutture degradate e che non hanno quindi un valore economico.
Come comunicare la cessione di fabbricato al Catasto dei fabbricati (ricordate di presentare la piantina)
La cessione di fabbricato è, secondo quanto previsto dall'art.12 del Decreto-legge 21 marzo 1978, n. 59, (Norme penali e processuali per la prevenzione e la repressione di gravi reati), la comunicazione all'autorità di Pubblica Sicurezza necessaria ogni qualvolta venga ceduta la proprietà o il godimento, a qualunque titolo (compravendita, contratti di affitto, comodato gratuito, ecc.), per un periodo al di sopra di un mese.
Tale comunicazione deve avvenire entro 48 ore dalla consegna dell'immobile e può essere effettuata sia da persona fisica che giuridica. L'informativa va presentata, mediante modulo in triplice copia, presso la Questura o il Commissariato di Pubblica Sicurezza o, in alternativa, spedita per posta tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il nuovo catasto come funziona
Dal 2013 è stata avviata la procedura di rinnovo del catasto, la cui conclusione era prevista per dicembre 2019 e ulteriormente rimandata. La necessità di rinnovare e ammodernare il catasto in Italia è dovuta al fatto che l’anagrafe immobiliare è ferma al 1939 con la conseguente anomalia di trovarsi dinanzi a rendite catastali squilibrate a fronte degli oneri fiscali a cui l’immobile è sottoposto. Infatti, le rendite catastali servono per effettuare i calcoli della base imponibile sugli immobili, per il versamento dei tributi come IMU, TASI e TARI.
La riforma del catasto e della visura catastale online è indirizzata alla individuazione e al calcolo del valore patrimoniale dell’immobile. I tecnici del fisco hanno elaborato delle funzioni statistiche sulla base dei parametri di “immobili tipo” e per ciascuna funzione sono stati inseriti ulteriori parametri variabili, ma specifici per ciascun immobile, come:
- L’affaccio principale;
- Lo stato di conservazione;
- Il piano;
- La superficie;
- La presenza dell’ascensore e altre utility.
Il risultato del calcolo della visura catastale online fornisce un valore al metro quadro che moltiplicato per la superficie dell’immobile determina il valore della rendita catastale, sostituendo il precedente calcolo basato sul numero dei vani. Tutti i risultati ottenuti dalla visura catastale online saranno, comunque, ridotti del 30% per evitare di incorrere in valori superiori a quelli della media del valore di mercato. Nei casi in cui non è possibile verificare o ricavare la metratura della superficie, si provvede alla conversione del numero dei vani in metri quadri, stabiliti per default (per esempio per un immobile appartenente alla categoria catastale A2, ogni vano sarà calcolato come avente 21 metri quadri di superficie).
Il metodo di calcolo della visura catastale online si applica agli immobili residenziali, mentre per capannoni industriali, magazzini, immobili rurali e cliniche si utilizza il metodo della stima diretta con il risultato ribassato del 20% per non oltrepassare i valori di mercato per queste categorie di immobili.
Le nuove categorie catastali degli appartamenti: consulta la piantina su internet
In seguito alla revisione del catasto, si genereranno nuove categorie catastali, anche in base alla destinazione d’uso; pertanto non ci saranno più le categorie A, B, C, D, E, F, ma solo due categorie;
- Immobili ordinari – Gruppo O;
- Immobili speciali – Gruppo S.
Le abitazioni non sono più classificate come A1, A2, A3 e così via, ma rientrano nella categoria O1. La dicitura di immobile popolare o immobile di lusso sarà abolita e il Ministero del Tesoro dovrà provvedere i nuovi criteri per definire gli immobili signorili, quelli di valore storico e artistico e così via.
Il patrimonio immobiliare ecclesiale (le Chiese) resta esente dalle imposte perché immobili improduttivi e quindi privi di attributi di rendita o valore immobiliare.
Novità importanti per le categorie e le classi presenti
Alcuni Comuni italiani permettono ai propri cittadini di effettuare la comunicazione di cessione di un fabbricato anche presso un Punto Amico del Comune, rispettando sempre il termine massimo delle 48 ore dalla cessione effettiva della struttura. E’ necessario anche in questo caso compilare l’apposito modulo in cui sono presenti i dati del cedente, del cessionario e alcune informazioni sull’immobile, come la grandezza, il numero dello stanze ecc.
Il Decreto legislativo numero 23 emanato il 14 marzo del 2011, che riguarda i proprietari degli immobili che affittano delle strutture stipulando la cedolare secca e il Decreto Legge numero 170 del 13 maggio 2011 hanno stabilito delle importanti novità in ambito della denuncia .
Questi Decreti hanno stabilito che la comunicazione all’autorità locale è contestuale alla registrazione del contratto di compravendita o locazione, così facendo non esiste più l’obbligo di presentare la denuncia. Nel caso in cui una struttura sia ceduta a terzi con un contratto di locazione, l’obbligo di presentare la denuncia di cessione dell’edificio privo di impianti decade solamente se la struttura sarà utilizzata ad uso abitativo e il contratto è regolarmente registrato.
Nel caso in cui invece l’immobile sia utilizzato per altri scopi, come attività d’impresa, di arti e professioni, ad esempio garage, magazzini, negozi ecc. la denuncia deve essere comunque presentata. E’ di fondamentale importanza sapere che nel caso invece in cui l’edificio sia venduto o dato in locazione ad un cittadino extracomunitario, l’obbligo di effettuare la denuncia è ancora valido.
La comunicazione non deve essere presentata ogni anno, ma solo nel caso in cui si verifichino dei cambiamenti in relazione ai locali e alle parti coinvolte, quindi cedente e cessionario. Coloro che non effettuano la denuncia entro il periodo di tempo concesso sono soggetti al pagamento di una sanzione pecuniaria che può variare da euro 103 a euro 1.549, se il pagamento di quest’ultima somma viene effettuato entro sessanta giorni, la multa verrà ridotta a euro 206. La mancata operazione viene controllata dagli organi di Polizia Giudiziaria e dal Corpo di Polizia Municipale del comune di competenza.
Cos'è un accertamento catastale
Negli ultimi anni, l'aggiornamento dei dati catastali è diventato un processo sempre più comune nei comuni italiani, a causa sia dell'evoluzione delle aree urbane che delle modifiche apportate agli immobili dai loro proprietari. In entrambi i casi, i proprietari devono affrontare un accertamento catastale, il cui esito può avere un impatto significativo sulle tasse e sulle imposte legate all'immobile.
L'ufficio del Catasto a Roma, come in altre città italiane, è l'ente responsabile della gestione e dell'aggiornamento dei dati catastali. Esso si occupa di raccogliere, conservare e fornire informazioni relative agli immobili e alle relative tasse. Di seguito sono riportate alcune informazioni utili sull'ufficio del Catasto a Roma:
- Ubicazione: L'ufficio del Catasto a Roma si trova in Via Ciro il Grande, 16. Può essere raggiunto facilmente con i mezzi pubblici, come autobus e metro.
- Orari di apertura: Gli orari di apertura dell'ufficio del Catasto a Roma possono variare, quindi è consigliabile controllare sul sito web dell'Agenzia delle Entrate per ottenere informazioni aggiornate sui giorni e gli orari di apertura al pubblico.
- Servizi offerti: L'ufficio del Catasto a Roma offre una serie di servizi, tra cui la consultazione e l'aggiornamento dei dati catastali, la richiesta di visure e planimetrie, la registrazione di atti e la presentazione di pratiche catastali.
- Come richiedere un accertamento catastale: Per richiedere un accertamento catastale a Roma, è necessario presentare un'istanza all'ufficio del Catasto, allegando la documentazione richiesta, come l'atto di acquisto o la planimetria dell'immobile. In alcuni casi, potrebbe essere necessario effettuare un sopralluogo da parte di un tecnico del Catasto.
- Tempi di attesa: I tempi di attesa per l'aggiornamento dei dati catastali possono variare in base alla complessità della pratica e all'afflusso di richieste all'ufficio del Catasto. È consigliabile informarsi in anticipo sui tempi stimati per l'aggiornamento dei dati.
In conclusione, l'ufficio del Catasto a Roma svolge un ruolo fondamentale nella gestione e nell'aggiornamento dei dati catastali. È importante per i proprietari di immobili essere a conoscenza delle procedure e delle implicazioni fiscali legate all'aggiornamento dei dati catastali, in modo da evitare problemi e sanzioni in futuro.
In cosa consiste in pratica
Nel caso in cui un proprietario abbia ristrutturato e modificato un immobile, ad esempio ampliandolo, è necessario effettuare un aggiornamento o variazione catastale per adeguare i dati catastali alle nuove caratteristiche dell'immobile. Entro un anno dall'avvenuta ristrutturazione, i tecnici dell'Agenzia delle Entrate dovranno verificare il classamento della struttura, ovvero la categoria e la classe dell'immobile.
Dopo questa verifica, il proprietario riceverà l'attribuzione automatica della nuova rendita catastale, che rappresenta il valore dell'immobile ai fini fiscali. A questo punto, il proprietario ha due opzioni:
- Accettazione della nuova rendita: Se il proprietario ritiene che la nuova rendita catastale attribuita sia corretta e concorde con le caratteristiche dell'immobile, non è necessario intraprendere ulteriori azioni. La nuova rendita verrà registrata e utilizzerà come base per il calcolo delle imposte e delle tasse legate all'immobile.
- Contestazione della nuova rendita: Se il proprietario ritiene che la nuova rendita catastale attribuita sia errata o discordante rispetto alle caratteristiche dell'immobile, può intraprendere due iniziative differenti:
- a) Presentare un'istanza di rettifica: Il proprietario può presentare un'istanza di rettifica all'Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione necessaria a supporto delle proprie ragioni. Questa procedura può essere utile per correggere eventuali errori o discrepanze riscontrate nella nuova rendita catastale attribuita.
- b) Avviare un procedimento di riesame: Se il proprietario non è soddisfatto della decisione dell'Agenzia delle Entrate riguardo alla rettifica, può avviare un procedimento di riesame. In questo caso, il proprietario dovrà fornire ulteriori prove e documenti a sostegno delle proprie ragioni, e l'Agenzia delle Entrate valuterà nuovamente la situazione. Se il riesame conferma la nuova rendita catastale, il proprietario potrà eventualmente rivolgersi al giudice tributario per contestare ulteriormente la decisione.
In sintesi, nel caso di ristrutturazioni e modifiche che comportano un aggiornamento catastale, il proprietario deve attendere l'attribuzione della nuova rendita e, in base alla propria valutazione, decidere se accettarla o intraprendere azioni per contestarla.
Cosa fare in caso di inesattezza
Il proprietario di un immobile, o un esperto incaricato da lui, può presentare una richiesta di riesame in autotutela all'ufficio competente dell'Agenzia delle Entrate, per contestare l'attribuzione della nuova rendita catastale. Per fare ciò, è necessario presentare una domanda, anche su carta semplice, in cui si espongono le motivazioni che sostengono la presunta inesattezza del classamento. È importante allegare alla domanda tutto il materiale necessario per dimostrare la necessità della rettifica.
La presentazione di una richiesta di rettifica non preclude la possibilità di un eventuale ricorso successivo al giudice tributario, qualora il proprietario non fosse soddisfatto dell'esito del riesame. La commissione incaricata di valutare il riesame esaminerà la fondatezza delle motivazioni presentate e deciderà se accogliere o respingere la richiesta di rettifica.
Un elemento fondamentale da considerare nella richiesta di rettifica della rendita catastale e del relativo aggiornamento è la motivazione alla base della contestazione. L'accertamento catastale non può limitarsi a essere una semplice comunicazione o notifica della variazione, ma deve contenere delle motivazioni che spieghino in modo chiaro e dettagliato le ragioni per cui si ritiene che la nuova rendita catastale sia errata o inesatta. Pertanto, è importante presentare una domanda di riesame ben argomentata e documentata, al fine di ottenere un esito positivo.
Ufficio del Catasto a Roma
L’ufficio del catasto è un registro pubblico di documenti contenenti i dati catastali di un immobile. Vediamo alcune tipologie di documenti che possiamo reperire all’ufficio del catasto a Roma:
- La Correzione Visura Catastale, che consente di correggere errori ortografici presenti nella Visura
- La Planimetria Catastale, ovvero la mappa in scala dell’immobile
- L'Estratto di Mappa, permette di visualizzare le mappe catastali di fabbricati e terreni inseriti nell’archivio
- La Voltura Catastale, per l’aggiornamento dei nominativi dei proprietari di un immobile nella banca dati
La sede provinciale dell’ufficio del Catasto a Roma è in Viale Antonio Ciamarra, 139 - 00173 Roma
Telefono: 06 – 724021. Fax: 06 – 72402222. In alternativa, è possibile usufruire dei servizi di sportelli catastali del tipo web, Via Prenestina n. 510.
Compiti e servizi
L'ufficio del Catasto a Roma è l'ufficio dell'agenzia del territorio e dai comuni in cui si esercitano le funzioni catastali a loro attribuite.
Al catasto si possono trovare i seguenti documenti:
- mappe ed atti che elencano e descrivono i beni immobili,
- documenti e piantine che presentano l'indicazione del luogo e del confine,
- i dati anagrafici dei possessori degli immobili,
- le rendite catastali dei bene immobili su cui si calcolano tasse ed imposte.
Lo scopo della documentazione racchiusa nel catasto è solamente fiscale. E' sulla base del valore catastale, cioè sul reddito imponibile, del bene immobile che sono calcolate le tasse e le imposte.
Il catasto in Italia è detto "geometrico" e non "probatorio", cioè le registrazioni catastali non hanno valore di piena prova della proprietà. Da un punto di vista normativo, il catasto è nato nel 1901 della Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici.
Servizi telematici
Sul sito dell'Agenzia delle Entrate è possibile accedere ad alcuni servizi telematici dell'ufficio del Catasto a Roma, tra cui:
- Ispezioni ipotecarie on line
- Visure catastali on line
- Contact center
- Variazioni colturali
- Fabbricati non dichiarati ed ex rurali